Donare per sostenere il patrimonio culturale italiano: l’Art Bonus

Con il fine di sostenere l’inestimabile patrimonio culturale italiano, è possibile effettuare donazioni avendo poi alcuni benefici fiscali sotto forma di credito di imposta. Ecco come funziona l’Art Bonus e come donare.

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Prende il nome di Art Bonus e permette a diversi soggetti di effettuare erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, per poi avere benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

Di donazioni abbiamo parlato spesso ed esistono diversi enti non profit che si impegnano per il sostegno della cultura e dell’arte, mettendo a disposizione diversi progetti e iniziative che possono essere sostenute dai donatori.

Nel caso dell’Art Bonus è il Governo a connettere alcuni enti – non per forza non profit – e i donatori, purché gli ultimi possano sostenere la cultura avendo poi benefici fiscali.

Come funzionano le donazioni con l’Art Bonus?

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Per effettuare un’erogazione liberale è possibile accedere al portale dell’Art Bonus e innanzitutto selezionare un:

  • bene culturale pubblico
  • un’attività di sostegno
  • una struttura pubblica di spettacolo

Dopo avere scelto quale realtà sostenere, è necessario contattare direttamente il beneficiario e accordarsi con quest’ultimo per l’erogazione. La ricevuta del versamento deve avere la causale “Art bonus – Ente Beneficiario – Oggetto dell’erogazione”, cosicché poi si possa beneficiare dell’Art Bonus.

La lista degli enti che possono invece ricevere le donazioni è disponibile sempre sul portale dell’Art Bonus e i donatori possono anche proporre progetti o soggetti a cui donare se non presenti nella lista, sempre che siano:

  • Enti non commerciali (enti del terzo settore ed enti non commerciali, sia residenti che non residenti, associazioni, fondazioni , imprese sociali costituite non in forma di società di capitali o cooperativa. Es. Fondazioni bancarie)
  • Imprese
  • Persone fisiche

Si precisa poi che i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali devono comunicare ogni mese “l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute e del loro utilizzo, tanto sui propri siti istituzionali quanto
sul portale www.artbonus.gov.it.

Infine, viene precisato sempre sul portale che:

Le erogazioni liberali possono essere elargite esclusivamente in favore del patrimonio di proprietà pubblica.

Ciò significa che l’Art bonus e il credito di imposta non sono previsti per le erogazioni liberali di beni culturali se di proprietà privata (anche senza fini di lucro). Vengono esclusi anche tutti gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.