“Lepini, un territorio da tramandare”: applausi e partecipazione per l’anteprima al cinema Corso di Latina

Il documentario con Massimiliano Ossini celebra memoria, tradizioni e sostenibilità nei borghi dei Monti Lepini. Un viaggio tra volti, storie e paesaggi autentici.

Screenshot 2025-11-27 alle 10.52.13
Photo by Lepini Green Community

LATINA – Un pubblico numeroso ha riempito martedì 25 novembre le sale del cinema Multisala Corso per l’anteprima ufficiale del documentario “Lepini, un territorio da tramandare”. Al centro del racconto, la memoria e l’identità dei piccoli borghi dei Monti Lepini, in un percorso visivo e narrativo guidato da Massimiliano Ossini. È lui a fare da cicerone lungo un itinerario che intreccia natura, lavoro e cultura, esplorando il Parco dei Monti Lepini con lo sguardo attento di chi osserva e restituisce valore. Il documentario si propone come un invito alla riscoperta di ciò che rende vive le comunità: le persone, le storie tramandate, il legame con la terra.

Storie di resilienza e passione, tra tradizione e futuro

Screenshot 2025-11-27 alle 10.52.33
Photo by Lepini Green Community

Con una durata di 52 minuti, il documentario alterna voci e testimonianze di agricoltori, artigiani, chef, imprenditori e artisti che hanno scelto di restare, innovando senza dimenticare le proprie radici. “Attraverso le loro voci – spiega Luigi Di Palma, commissario della XIII Comunità Montana Lepini-Ausoni – il progetto mette in luce la forza del passaggio generazionale, la determinazione nel valorizzare il territorio, l’impegno verso il risparmio energetico e la sostenibilità, ma soprattutto la passione per il proprio mestiere”.
Alla serata erano presenti anche i sindaci dei Comuni coinvolti, testimoni di una sinergia che punta a durare nel tempo. Il documentario tocca luoghi simbolici e attività storiche: dai panifici alle gelaterie, dai laboratori di liuteria alle aziende vitivinicole, restituendo un mosaico autentico del tessuto produttivo locale.

L’eccellenza lepina in primo piano

Screenshot 2025-11-27 alle 10.52.44
Photo by Lepini Green Community

Tra le realtà raccontate, spiccano nomi che rappresentano l’artigianato e l’enogastronomia del territorio: dall’Azienda agricola Padovano Sorrentino alla macelleria Mara e Orlando, dalla Locanda Bonifacio VIII al prosciuttificio Reggiani di Bassiano, fino alla Gelateria Klada di Sezze e alla scuola di ricamo “Il Tempo nelle Mani”. Un panorama ricco di saperi e sapori, nel quale ogni attività custodisce e rinnova una parte dell’identità locale. “Un’alta qualità capace di dialogare con il mondo”, sottolinea Di Palma. Tra le storie più affascinanti, quella del liutaio Marco Castegini o degli artigiani dell’azienda “Allestimenti Artigiani Aerei” di Roccagorga: esempi concreti di come la tradizione possa aprirsi all’innovazione senza snaturarsi.

La Green Community: un modello per lo sviluppo sostenibile

Il progetto si inserisce nel più ampio quadro della Lepini Green Community, iniziativa finanziata dal PNRR – Missione 2, Componente 1, Investimento 3.2 “Green Communities” con 2 milioni di euro, cui si aggiungono 400mila euro dalla Regione Lazio. Presentata al Consiglio regionale con il sostegno di dodici sindaci, la Green Community lepina è oggi tra le più articolate a livello nazionale, con 30 progetti attivi su otto ambiti strategici. L’obiettivo è chiaro: valorizzare il territorio attraverso un approccio integrato che coinvolga ambiente, cultura, turismo ed economia locale.
«Sono un grande amante della natura e uno scalatore – ha raccontato Ossini – quindi questo progetto mi ha subito entusiasmato. Unire le mie passioni per la natura e per il racconto delle storie delle persone che ogni giorno fanno la differenza è stato incredibile». Le sue parole hanno colpito il pubblico, che ha risposto con calore a una narrazione intensa, capace di restituire bellezza e senso di appartenenza. “Lepini, un territorio da tramandare” si afferma così come un tassello prezioso nel percorso di valorizzazione di un patrimonio umano e naturale da custodire e condividere.