Finanza e intelligenza competitiva: il progetto di Legalis

Alla base del nuovo progetto di espansione di Legalis, società che sta avviando un percorso di transizione dalla realtà di società di consulenza e advertising a quella di boutique finanziaria, c’è l’importanza dell’intelligenza competitiva. Le conoscenze di Andrea di Bari, uno dei principali consulenti della società, hanno portato ad un nuovo approccio. Vediamo insieme di cosa si tratta. 

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Legalis, una società di consulenza e advertising, si sta progressivamente affacciando ad una nuova realtà, trasformandosi in una boutique finanziaria in grado di fornire servizi – sempre nell’ambito della finanza, degli investimenti e dei fondi – sia a gruppi di privati che cercano un’occasione, sia anche a società e gruppi di investimento.

Andrea di Bari, consulente economico che vanta una lunga carriera alle spalle e che ad oggi è uno dei maggiori consulenti di Legalis, ha avviato questo progetto pensando soprattutto al futuro della finanza. Secondo il consulente, infatti, sempre più si andrà verso l’utilizzo di innovazioni importanti come l’analisi dei dati, la tecnologia e in particolare l’intelligenza competitiva. 

Intelligenza competitiva: la visione di Andrea di Bari

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Stando alle dichiarazioni di Andrea di Bari, il progetto di Legalis si basa su un approccio che mira ad anticipare i trend che saranno alla base della finanza del futuro, tra cui quello di una maggiore interconnessione, di un mercato in cui grandi e piccoli – intesi come privati e come imprese – saranno pronti a collaborare, e di un utilizzo della tecnologia più consistente.

Proprio grazie all’intelligenza competitiva, di cui Andrea di Bari è esperto, Legalis sta avviando un percorso che la porterà ad innovare la sua sfera di attività, con un supporto costante per il cliente che sceglie di rivolgersi al consulente finanziario, a partire dalla valutazione aziendale fino ad arrivare all’analisi qualitativa.

L’intenzione è quella di proseguire su questa strada – puntando tutto sulle opportunità offerte dall’intelligenza competitiva e dalle nuove tecnologie – anticipando il cambiamento che la finanza dovrà necessariamente attraversare.