I capelli combattono l’inquinamento: il progetto di una ONG belga

Il progetto si chiama “Hair Recycle”, ed è stato lanciato da una ONG belga. L’obiettivo è quello di utilizzare i capelli tagliati, e che quindi sarebbero uno scarto, per cercare di proteggere l’ambiente. Si tratta di una particolare pratica – con macchinari appositi – per sfruttare le caratteristiche dei capelli e le proprietà naturali. 

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Hair Recycle è il progetto ideato e lanciato da una Organizzazione Non Governativa belga, che ha sicuramente avuto un’intuizione originale e forse molto importante per l’ambiente. Cercando di sfruttare quelle che sono le caratteristiche proprie dei capelli, l’ONG ha sperimentato una modalità per riciclare i capelli tagliati, e che quindi verrebbero buttati come rifiuti, ma che in realtà possono ancora essere molto utili.

Su cosa si basa il progetto? Sul fatto che, come spiegato anche dal fondatore, un chilo di capelli tagliati – e che quindi sarebbero considerati come rifiuti – può assorbire 7-8 litri di idrocarburi.

Capelli come aiuto per l’ambiente: l’idea

I capelli, da un’analisi accurata, sono risultati un elemento fondamentale per poter assorbire le sostanze inquinanti che, prodotte dai macchinari e dai cuscinetti che sono inseriti all’interno di particolari strutture, potrebbero poi andare a finire nelle acque di fiumi o mari. Ecco perché i capelli tagliati possono avere una seconda vita.

L’ONG belga, quindi, ha avviato una campagna di raccolta dei capelli: chiunque voglia dare il proprio contributo a questo importante ed originale progetto, può inserire i capelli in un sacchetto ecologico e inviarli all’organizzazione per procedere poi con il riciclo. Un gesto che costa davvero poco ma che può avere un impatto importante sull’ambiente!