La decisione della Commissione Europea dopo gli spari contro la Ocean Vilking

Poche ore fa il video degli spari contro la Ocean Viking ha scosso i più in un momento in cui tra l’altro, l’ambito degli aiuti umanitari in mare si fa sempre più attuale e complesso; dopo le minacce alla Ocean Viking, la Commissione Europea ha deciso di intervenire.

ocean viking

La Commissione europea è intervenuta dopo che la Sos Mediterranée ha denunciato il rischio corso dall’equipaggio della nave umanitaria Ocean Viking.

Verso l’imbarcazione – che si trovava su acque internazionali – è stato aperto il fuoco da parte della guardia costiera libica. Proiettili sparati in aria che hanno messo a rischio la vita di molte persone.

L’imbarcazione che la Ocean Viking stava avvicinando era stata segnalata da Alarm Phone e appena stava per soccorrere i migranti in difficoltà il pattugliatore 656 libico ha obbligato la Ocean Viking a interrompere i soccorsi, con spari ben distinguibili dal video poi pubblicato dalla ONG SOS Mediterranée:

Questa mattina, l’equipaggio è stato minacciato con armi da fuoco dalla guardia costiera libica sponsorizzata dall’Ue.

Come hanno raccontato i soccorritori che si trovavano sulla Ocean Viking; Perciò la Commissione Europea è intenzionata a chiarire la vicenda che ha visto le autorità libiche  attaccare la Ocean Viking mettendo a rischio vite umane.

Ocean Viking attaccata dalle autorità libiche: cosa farà l’Europa?

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La Commissione europea intende chiedere “chiarimenti” per ciò che è accaduto alla Ocean Viking, nave umanitaria che ha subito un attacco dalla guardia costiera libica; esiste un video che testimonia il fatto ma comunque dalla Commissione ancora si attende per “commentare” direttamente il fatto.

La volontà finora espressa dalla Commissione è quella di, piuttosto, raccogliere chiare informazioni e attendere la risposta da parte della Libia.

L’obiettivo dell’Ue è di aiutare i libici a migliorare nelle operazioni di ricerca e soccorso.

Ha nel frattempo detto un portavoce UE, mentre si acuisce l’indignazione di chi si occupa dei soccorsi in mare per come vengono gestite alcune operazioni e per la poca tutela garantita:

C’è una implicita legittimazione di quello che avviene in mare, dove una motovedetta libica ha intimidito dei soccorritori europei in acque internazionali, e questo è grave.

Ha detto Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranée Italia, dopo il comunicato stampa diffuso dalla Guardia Costiera dove si “accusano”i soccorritori di avere inviato troppe segnalazioni sovraccaricando il sistema.