Lituania, situazione preoccupante per i migranti: il racconto di Amnesty International

La situazione dei migranti e dei confini non è un problema solo italiano. Come racconta, con allarme e preoccupazione, l’ONG Amnesty International, le nuove misure del governo lituano hanno portato a nuovi respingimenti: vediamo insieme cosa sta succedendo al confine. 

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L’immigrazione in Italia è certamente uno dei temi più caldi, di cui si occupa il governo e non solo. La situazione dei migranti, con l’attraversamento dei confini, però, non è una questione solo italiana, ma coinvolge tutta l’Europa. E l’accoglienza, di conseguenza, diventa una questione su cui porre attenzione, soprattutto da parte delle organizzazioni umanitarie che operano quotidianamente per la promozione e la difesa dei diritti umani.

Il 20 aprile, secondo quanto riportato anche da Amnesty International, il parlamento della Lituania ha approvato nuove misure in materia di respingimenti dei migranti al confine, dando la possibilità a forze volontarie di unirsi alla guardia nazionale per bloccare i migranti che sono in arrivo dalla Bielorussia. Una decisione che ovviamente ha fatto scattare l’allarme per tutta la Lituania.

Amnesty International: preoccupazione in Lituania

L’allarme lanciato da Amnesty International riguarda la “legalizzazione” dei respingimenti al confine. Anche se la legge non è ancora stata approvata dal parlamento lituano, l’intenzione sembra essere chiara, come denuncia anche l’ONG:

Approvando questa legge, la Lituania si è posta in rotta di collisione con il diritto dell’UE e con la corte dell’UE, che ha già censurato lo Stato sulla legislazione precedente. La Lituania non può pretendere di essere un paese rispettoso dei diritti quando elude lo stato di diritto.

Anche se la rotta che consente di attraversare il Mediterraneo è ancora quella più attiva, gli attraversamenti irregolari di frontiere e confini interni sono stati 54mila nei primi mesi del 2023. Questo significa che c’è un alto rischio che possano concretizzarsi respingimenti violenti da parte della autorità lituane, insieme a maltrattamenti o detenzioni irregolari da parte del governo di Minsk.