Naufragi di migranti e ONG: Piantedosi si difende

Dopo la tragedia che è avvenuta a Cutro, al largo delle coste di Crotone, con un barcone di migranti che si è spezzato in mare, le ONG sono tornate ad attaccare il governo e il decreto che le obbliga a rigide regole di comportamento nel momento in cui si trovano a salvare vite. Piantedosi, dalle pagine del Corriere della Sera, ha deciso di fare chiarezza. 

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L’ultima tragedia avvenuta in mare a Cutro ha riaperto il dibattito tra ONG e governo italiano. Il decreto sicurezza, che ha introdotto un rigido regolamento con norme di comportamento da rispettare nel corso dei salvataggi in mare, è stato a lungo discusso. L’aumento di episodi così tragici nel Mar Mediterraneo non ha fatto altro che riaprire la questione: le ONG e le attività umanitarie non sono adeguatamente tutelate?

Il ministro dell’interno Piantedosi, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha spiegato che non c’è alcun legame concreto tra le regole imposte alle ONG e le tragedie in mare. Vediamo nel dettaglio le sue parole.

Piantedosi: le parole dopo la tragedia

Sono stati tanti gli appelli delle ONG nelle ultime ore – da quello di Emergency, passando per Medici senza Frontiere, fino ad arrivare a Unicef – e per questo il ministro Piantedosi ha scelto di intervenire.

Prima di tutto Piantedosi ha chiarito la situazione, spiegando che non ci sono stati ritardi nei soccorsi e che il personale impiegato ha rischiato la vita pur di riuscire a trarre in salvo i migranti. Le parole più importanti, però, sono state proprio quelle rivolte alle ONG:

Non c’è alcun legame tra le nuove regole e il possibile aumento di morti in mare. Nella rotta presidiata dalle ONG non si e verificato alcun evento che non sia stato adeguatamente fronteggiato […]. Chi mette questa tragedia in connessione con le nuove regole dice il falso, per ignoranza o malafede. In ogni caso la nuova legge non prevede alcun divieto di presenza sugli scenari o di interventi di recupero. Li abbiamo semplicemente assoggettati ad un quadro normativo anche di rilievo internazionale.