Naufragio a Crotone, le ONG alzano la voce: gli appelli per i migranti

L’ennesima tragedia avvenuta a Crotone, dove un barcone carico di migranti si è spezzato in mare, ha portato le ONG a forti dichiarazioni nei confronti dei governi – quello italiano, prima di tutto, ma anche quelli europei. L’appello è chiaro: la situazione di emergenza nel Mediterraneo ha bisogno di interventi e regole che possano salvare le vite. 

migranti nave

Sono ore drammatiche quelle che stanno vivendo i soccorritori sulle coste di Cutro, in provincia di Crotone, dove ieri un barcone si è spezzato in mare, trascinando con sé le vite di tanti migranti – tra cui molte donne e bambini – che erano a bordo dell’imbarcazione per tentare di raggiungere il sogno di una vita migliore, raggiungendo prima l’Italia e poi, magari, l’Europa.

L’ennesima tragedia nel Mediterraneo ha portato le ONG – da Emergency a Medici Senza Frontiere – ad alzare nuovamente la voce. L’appello ai governi è chiaro: bisogna intervenire in una situazione di emergenza cercando di salvare vite e non bloccando i soccorsi – come quelli portati dalle navi ONG che, in seguito al decreto sicurezza, devono fronteggiare nuove norme di comportamento più stringenti e poco consone all’attività di salvataggio di emergenza in mare.

Naufragio dei migranti: le proteste delle ONG

L’Unicef, in particolare, ha voluto ric01/10/2020ordare un’immagine che è rimasta purtroppo nella memoria collettiva, quello del piccolo Aylan, rimasto vittima di un naufragio sulle coste della Turchia. “Non ci era bastata questa terribile immagine?”, ha scritto l’ONG. Forti le dichiarazioni di Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, che ha ricordato le responsabilità del governo e del ministro Piantedosi:

Loro bloccano i soccorsi, criminalizzano chi salva vite e non hanno nulla da proporre, né corridoi umani, né una missione di soccorso europea, a donne, uomini, bambini. […] Di fronte a questa ennesima tragedia siamo nauseati dall’ipocrisia e dalla propaganda. Chiediamo, invece, con ancora più forza, che siano aperti canali legali e sicuri di ingresso in Europa.