ONG, Life Support attesa a Marina di Carrara: minacce in mare

Dopo tre giorni di navigazione, mercoledì la nave ONG Life Support sbarcherà a Marina di Carrara, con 55 migranti a bordo. Per il comune toscano si tratta della seconda volta, dopo lo sbarco avvenuto il 30 gennaio: mentre l’amministrazione locale prepara l’accoglienza, la Life Support denuncia le minacce ricevute in mare.

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Sarà Marina di Carrara – per la seconda volta dopo aver accolto la nave ONG Ocean Viking lo scorso 30 gennaio – a coordinare le operazioni di sbarco e accoglienza dei 55 migranti salvati al largo della Libia dalla Life Support. Dopo tre giorni di navigazione, l’ONG raggiungerà il comune che le è stato assegnato dal governo italiano, non senza qualche polemica.

Il capomissione della Life Support, infatti, ha sottolineato come per arrivare a Marina di Carrara ci vogliano 50 ore in più rispetto a qualsiasi porto siciliano. “Le autorità non si rendono conto che qui a bordo ci sono dei bambini”, ha specificato, ricordando le sofferenze che i migranti – compresi i più piccoli – hanno dovuto affrontare nei loro paesi d’origine e successivamente anche in Libia. “Ci sono ragazze che hanno subito tremende violenze sessuali, sono state costrette a torture”, ha aggiunto.

Life Support in viaggio: le minacce ricevute

Oltre ad aver definito “una cattiveria ingiustificata” la decisione del governo di tenere i migranti in mare per più di tre giorni per arrivare alla destinazione di Marina di Carrara, la Life Support ha denunciato anche le minacce ricevute in mare.

Non è la prima volta che una nave ONG riferisce di scontri avvenuti nel Mar Mediterraneo e di minacce subite, in particolare dalla guardia costiera libica. Come raccontato da Emanuele Nannini, la Life Support è stata avvicinata da “un’imbarcazione non identificata”, che ha intimato di allontanarsi mostrando kalashnikov e pistole.

La nave ONG è riuscita comunque a portare in salvo i 55 migranti, tra cui ci sono tre minori non accompagnati e tre donne. Il prefetto di Marina di Carrara, esattamente come avvenuto a gennaio, sta organizzando accoglienza e soccorsi in vista dello sbarco.