Oxfam e ActionAid, il report sugli extraprofitti: aumentano le diseguaglianze
Nuovo rapporto pubblicato dall’ONG Oxfam e ActionAid, che hanno analizzato la situazione di grandi aziende, valutando gli extraprofitti che sono stati prodotti negli ultimi due anni. Da tempo Oxfam sostiene la necessità di tassare gli extraprofitti per provare a ridurre le diseguaglianze, che invece continuano ad aumentare.
Sono circa 1.000 i miliardi di extraprofitti che sono stati accumulati dalle aziende più grandi a livello globale – 722 le imprese che sono state prese in considerazione per l’analisi svolta da Oxfam e ActionAid – nell’arco del biennio 2021/2022. Insieme all’aumento degli extraprofitti, si registra anche un aumento considerevole dei prezzi dei beni di consumo.
Il report pubblicato da Oxfam e ActionAid spinge a valutare la possibilità di tassare gli extraprofitti delle imprese: se ci fosse stata una tassazione del 90% per coloro che hanno guadagnato nel settore dei combustibili fossili, ci sarebbero state risorse a sufficienza per un aumento considerevole degli investimenti nell’ambito delle fonti di energia rinnovabili (che potevano salire del 31%).
Oxfam: salari al ribasso
Se da una parte continuano ad aumentare gli extraprofitti delle aziende più grandi a livello mondiale, dall’altra crollano gli stipendi dei lavoratori. Sempre facendo riferimento all’analisi di Oxfam e ActionAid, si registra una riduzione complessiva dei salari in tutto il mondo: una situazione che coinvolge un miliardo di lavoratori in 50 diversi paesi.
Tra questi è compresa anche l’Italia, dove, stando al report, c’è stato un ribasso del 7,6% per quello che riguarda gli stipendi dei lavoratori.
Chiara, quindi, la proposta di Oxfam, che ha ribadito la necessità di tassare gli extraprofitti delle maggiori aziende: i governi devono muoversi in questo senso, al fine di raccogliere risorse preziose da destinare alle parti della popolazione che sono in maggiore difficoltà (e che in questo momento risultano essere tra le categorie svantaggiate che vedono aumentare quotidianamente la distanza dal resto).
