Volontari del WWF in azione: la spiaggia riprende vita

A volte l’impegno di un gruppo di volontari può fare la differenza. Questo è quello che è successo in provincia di Napoli, dove una spiaggia che era rimasta abbandonata da diversi anni ha ritrovato gli antichi splendori grazie all’azione dei volontari del WWF, che hanno deciso di dare una mano e difendere il patrimonio naturale lasciato abbandonato. 

spiaggia di cuma wwf

Proteggere l’ambiente e il patrimonio naturale che il nostro paese ci ha regalato è possibile anche grazie all’opera dei volontari. Ne sono un esempio coloro che, nei giorni scorsi, hanno deciso di trascorrere una mattinata in spiaggia, ma non per godersi i primi raggi del sole che annunciano la primavera, anzi! Un gruppo di volontari del WWF ha scelto il lungomare per una motivazione molto più nobile.

Nel Parco Nazionale dei Campi Flegrei, domenica mattina, si sono ritrovati i volontari del WWF con un obiettivo ben preciso: quello di ripulire la spiaggia di Cuma, che si trova in un luogo importante dal punto di vista storico e culturale, ma rimasto abbandonato per troppo tempo.

Spiaggia di Cuma: nuova vita grazie al WWF

L’iniziativa è stata promossa ed inserita all’interno del progetto “Ri-Party-Amo”, che è stato ideato e sviluppato dal WWF della sezione di Napoli. In accordo con i comuni di Bacoli e Pozzuoli, e grazie anche alla collaborazione del Parco Nazionale, il gruppo di volontari – arrivato con tutte le attrezzature necessarie per la pulizia della spiaggia, dai sacchetti per raccogliere l’indifferenziata fino ai guanti e ai cappellini – ha restituito nuova vita alla spiaggia di Cuma.

Situata nei pressi dell’acropoli di Cuma, che vanta una storia millenaria, la spiaggia era stata lasciata abbandonata per molto tempo. Oltre ad essere un importante snodo per quello che riguarda il turismo, si tratta anche di un luogo importante per l’ecosistema della zona: l’area della spiaggia, infatti, è stata definita come Sito d’Importanza Comunitaria – e per questo sottoposto a protezione – per la presenza del giglio di mare (chiamato anche giglio di Cuma).