Alarm Phone: il numero di emergenza nel Mar Mediterraneo

Aiutare i migranti in difficoltà nel Mar Mediterraneo: è questo l’obiettivo con il quale è nata l’ONG Alarm Phone. Un gruppo di attivisti e volontari ha creato un numero di emergenza che può essere contattato e che rappresenta uno strumento fondamentale per cercare di salvare vite e prestare soccorso in maniera tempestiva.

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Alarm Phone è un numero di emergenza che aiuta i migranti che hanno bisogno di soccorso nel Mar Mediterraneo. Le notizie di tragedie e naufragi drammatici sono quotidiane, e proprio per questo un gruppo di attivisti e volontari – con alle spalle diverse esperienze di sostegno umanitario svolto in varie parti del mondo, dall’Europa all’Africa, ha deciso di dare vita a questa ONG.

L’organizzazione non interviene direttamente nel salvataggio dei migranti in mare, ma avendo creato un numero che può essere contatto in ogni momento, rappresenta un supporto fondamentale nei casi di emergenza. I migranti che sono in pericolo nel Mar Mediterraneo possono allertare la Guardia Costiera ma, in caso di mancata risposta o di difficoltà nel contatto, hanno la possibilità di chiamare Alarm Phone. 

Gli operatori della ONG prendono in carico la segnalazione e fanno in modo che i soccorsi arrivino il prima possibile in mare.

Alarm Phone: la missione umanitaria

La missione di Alarm Phone è quella di fornire supporto ai migranti che si trovano in difficoltà in mare, interagendo e collaborando in maniera attiva e costante con la Guardia Costiera, che poi risponde attivamente ai messaggi SOS inviati dai migranti. Il numero di Alarm Phone viene diffuso tramite i contatti con le reti dei rifugiati e dei migranti lungo le coste del Nord Africa e della Tunisia, che sono quelle dalle quali si effettuano il maggior numero di partenze.

L’ONG Alarm Phone – che opera anche grazie al supporto di intellettuali e giornalisti che riconoscono l’importanza dell’attività svolta dall’associazione – si pone anche l’obiettivo di esercitare una pressione costante sull’opinione pubblica e in particolare sulle istituzioni europee, per cercare di far sì che le tragedie in mare possano finalmente cessare.