Amazzonia, continua la deforestazione: i dati delle ONG

La deforestazione in Amazzonia è una delle situazioni che viene tenuta maggiormente sotto controllo, soprattutto dalle Organizzazioni che si occupano di difesa dell’ambiente. Purtroppo le notizie che arrivano non sono affatto incoraggianti, in quanto stanno aumentando le attività che mettono a rischio il polmone verde del mondo. 

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Dal Brasile non arrivano notizie incoraggianti per quello che riguarda l’ambiente, e in particolar modo l’Amazzonia. L’attenzione alla conservazione della foresta più grande del mondo, quella che consente una produzione di ossigeno che va preservata e protetta, è uno degli obiettivi principali di alcune organizzazioni che operano in questo settore.

Su tutte c’è l’Organizzazione senza scopo di lucro Imazon, che si configura come l’Istituto per l’uomo e per l’Amazzonia. Ebbene, l’ultimo report pubblicato dall’organizzazione mette in evidenza una situazione tutt’altro che positiva, visto che la pratica del disboscamento è continuata, portando alla scomparsa di larga parte della foresta amazzonica. 

Amazzonia: il report di Imazon 

Stando a quanto riportato da Imazon, infatti, i dati sono pericolosamente in crescita per quanto riguarda la parte dell’Amazzonia che è stata messa a rischio. A proposito della deforestazione, infatti, l’ONG ha lanciato l’allarme, sottolineando come sia cresciuta di circa il 70% solo nel mese di marzo. Dati che rappresentano quelli più alti a partire dal 2008 e che mettono in evidenza una situazione che va monitorata costantemente.

Imazon ha parlato di cifre, riportando come circa 42 chilometri di foresta amazzonica siano stati completamente devastati (facendo segnare un aumento del 68% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Il mese di marzo, secondo quanto riportato dalla ONG, conferma una tendenza molto preoccupante che era stata già segnalata nei primi due mesi del 2023: la foresta amazzonica al momento è a forte rischio.