Campi profughi scandalosi: le ONG denunciano la Grecia

La situazione nei campi profughi della Grecia sembra essere disastrosa: l’ONG Refugee Support Aegean denuncia una spaventosa situazione nei cosiddetti centri di accesso chiuso e controllato, centri finanziati dall’Ue dove i migranti non sembrano avere alcun diritto umanitario.

campi profughi

I cosiddetti centri di accesso chiuso e controllato (CCAC), finanziati dall’Unione Europea, sono dei campi profughi presenti nelle isole dell’Egeo rigidamente controllati dalla polizia. L’ONG Refugee Support Aegean (RSA) li denuncia pubblicamente, affermando che al loro interno i profughi non sono trattati come esseri umani liberi.

I centri, presenti a Samos, Kos e Leros, sono circondati da una doppia barriera di sicurezza e sorvegliati in entrata e in uscita, oltre a essere isolati, e con scarso personale medico al loro interno. Scarseggiano pure i beni di prima necessità come acqua calda, servizi per l’infanzia, corrente elettrica, e sono anche detenuti alcuni minori non accompagnati.

Atene era già stata denunciata poiché considerata pessima per quanto riguarda la libertà di stampa. Ora la Corte d’appello di Atene, dopo sei anni dal tragico caso dei morti per inalazione di monossido di carbonio, ha condannato le autorità greche per le condizioni di vita nel campo profughi di Moria, a Lesbo. 

Profughi: in Grecia la situazione è drammatica nei centro di accesso chiuso e controllato

f1_0_cremona-pianeta-migranti-con-la-guerra-in-ucraina-milioni-di-profughi-in-europa

Il governo greco reprime le associazioni umanitarie, come denuncia Mare Liberum, un’organizzazione che si occupa di migrazione nell’Egeo, e che ha annunciato di stare per sciogliersi:

Abbiamo sperimentato il sabotaggio, l’ostruzione e la repressione durante la nostra permanenza nell’Egeo, e non solo in Grecia. La Guardia Costiera ellenica ha più volte tentato di intimidirci, attraverso manovre sconsiderate o chiamate radio, attraverso ripetuti controlli e interrogazioni sui nostri documenti. Ha fatto di tutto per impedirci di navigare. E a peggiorare le cose, la polizia greca ha fatto irruzione nella nostra nave, l’ha perquisita e ora sta indagando su di noi con basi inconsistenti.

La Guardia Costiera ellenica intanto è pronta a investire oltre 3 milioni di euro per un nuovo sistema di sorveglianza marittima, ma la Guarda costiera è stata già al centro delle polemiche poiché accusata di non aver offerto aiuto ai migranti in mare quando necessario.