Cos’è e come funziona il World Food Programme

Vincitore del Nobel per la Pace nel 2020, vediamo oggi la storia del World Food Programme (WFP), organizzazione umanitaria e agenzia delle Nazioni Unite che si impegna per sconfiggere la fame nel mondo.

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Il World Food Programme (Programma alimentare mondiale) è l’agenzia delle Nazioni Unite che agisce per l’assistenza alimentare. Essa rappresenta inoltre la più grande organizzazione umanitaria del mondo, assistendo una media di 100 milioni di persone.

Con sede principale a Roma, il WFP si impegna a:

Salvare e migliorare le vite, fornendo assistenza alimentare nelle emergenze e lavorando con le comunità per migliorarne la nutrizione e costruirne la resilienza.

L’azione dell’agenzia si sviluppa in 123 paesi del mondo con circa 5.600 camion, 30 navi e 100 aerei che si spostano ogni giorno “Per fornire cibo e altri tipi di assistenza a chi ne ha più bisogno”.

World Food Programme: raggiungere la sicurezza alimentare

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Fondata nel 1961, l’agenzia delle Nazioni Unite che si impegna per raggiugnere “La sicurezza alimentare e migliorare la nutrizione” agisce ogni giorno purché tutti abbiano accesso a sufficiente cibo. Specialmente in zone in cui vi sono conflitti, le popolazioni rischiano di essere denutrite e così ben due terzi degli interventi del WFP si realizzano in Paesi dove purtroppo vi sono guerre e scontri.

Una persona su nove al mondo non ha ancora cibo a sufficienza, e l’obiettivo dell’agenzia delle Nazioni Unite è proprio quello di colmare questa differenza: un punto non facile da raggiungere viste le attuali crisi e l’assetto del mondo, ma il lavoro svolto dal WFP è talmente essenziale e salvifico che l’Organizzazione ha già dimostrato di fare la differenza, tanto da essere stata insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2020.

Risultati possibili grazie ai circa 21.000 membri dello staff in tutto il mondo, che oltre all’aiuto pratico e sul campo offre supporto a persone e comunità per trovare soluzioni a lungo termine:

Che possano migliorare la vita rispondendo a sfide multiple per la costruzione di un futuro migliore.

La strategia attraverso la quale agisce l’agenzia si realizza attraverso il focus su cinque sfere fondamentali:

  • Salvare vite umane e salvaguardare i mezzi di sussistenza nelle emergenze
  • Prevenire la fame acuta, investire nella prevenzione dei disastri naturali e nelle misure di attenuazione del loro impatto
  • Favorire la ricostruzione nelle fasi successive a un conflitto, a un disastro naturale o nei periodi di transizione
  • Ridurre la fame cronica e la malnutrizione
  • Rafforzare le capacità nazionali di lotta alla fame, anche attraverso la presa in carico, da parte dei governi locali, dei programmi WFP. Valorizzazione del progetto WFP di “acquisti locali”.

Da quando è nata nel settembre 1962 per assistere le vittime del terremoto che colpì l’area di Buin Zara in Iran inizialmente come modalità sperimentale per fornire aiuti alimentari tramite il sistema ONU, l’operato del WFP non ha mai smesso di crescere e migliorare e nel 1965 ha acquisito lo status di programma ufficiale ONU, con una durata fissata “Fino a che gli aiuti alimentari multilaterali saranno possibili e opportuni”.

Lo scorso anno è stato infine adottato il Piano Strategico del World Food Programme per il 2017-2021, così da allineare gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile al lavoro dell’organizzazione, cui priorità è:

Mettere fine a povertà, fame e disuguaglianze, in un ventaglio di attività che riguardano sia l’ambito umanitario che quello dello sviluppo.