Iran Human Rights: l’ONG che mira a eliminare la pena di morte

Abbiamo parlato ieri dell’organizzazione senza scopo di lucro Iran Human Rights (IHRNGO) in quanto è stato da loro pubblicato il 15° Rapporto annuale sulla pena di morte in Iran nel 2022. Vediamo oggi nel dettaglio come opera l’ONG.

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L’Iran Human Rights (IHRNGO) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata inizialmente come rete di difensori dei diritti umani iraniani e non iraniani nel 2005. Registrata come organizzazione internazionale nel 2009 in Norvegia – stesso anno in cui è diventata uno dei venti membri eletti del comitato direttivo della World Coalition against Death Penalty (WCADP) , l’Iran Human Rights si prefigge principalmente di:

Creare un movimento abolizionista in Iran aumentando la consapevolezza sulla pena di morte.

Come mette in evidenza il report di cui abbiamo parlato ieri, pubblicato lo scorso 13 aprile sul sito ufficiale dell’ONG, il numero di esecuzioni in Iran è aumentato in maniera preoccupante negli ultimi anni; e IHRNGO, che ha anche due sezioni di supporto locali in Italia e Norvegia, si occupa di contrastare tale pratica nel Paese, in nome della difesa dei diritti umani fondamentali.

IHRNGO: obiettivi e visione

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IHRNGO non solo vuole diffondere consapevolezza sulla pena di morte in Iran cercando di contrastarla attraverso raccolta di testimonianze, dati e denunciando le ingiustizie che troppo spesso rimangono sepolte ma l’ONG si pone anche l’obiettivo di:

Monitorare in futuro altre questioni relative ai diritti umani, quali i diritti delle minoranze etniche e religiose, delle donne, dei bambini, dei difensori dei diritti umani e dell’ambiente.

A lungo termine IHRNGO vuole creare “Una società civile forte”, sia con un lavoro di empowerment rivolto ai cittadini quanto promuovendo e difendendo i diritti umani come descritti nella dichiarazione universale dei diritti umani:

Difendere il diritto alla vita, l’uguaglianza dei diritti senza alcuna discriminazione basata sul genere, l’etnia, il credo religioso e politico, l’orientamento sessuale, i diritti del bambino e la protezione dell’ambiente saranno il fulcro del nostro lavoro.

Tra le più recenti attività della IHRNGO, si ricorda il costante lavoro di monitoraggio delle violenze avvenute da parte della polizia contro i cittadini durante le proteste per la morte della ventiduenne Mahsa Amini.

Iran Human Rights ha denunciato le bestialità che hanno avuto luogo, raccogliendo fin dove possibile i dati altrimenti celati: basti pensare che al 5 novembre 2022, la non profit ha documentato l’uccisione di 304 persone, tra cui figurano circa 40 minori.