Le navi umanitarie “disobbediscono” alle direttive, per salvare vite

Le ONG non intendono sottostare ad alcune decisioni che potrebbero impedire reali salvataggi; la scelta di Ancona come porto è infattibile, dicono da MSF e SOS Méditerranée. Necessario scegliere un porto più a sud.

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Giunta ieri la notizia della risposta di Medici Senza Frontiere (MSF) e SOS Méditerranée alla decisione di fare arrivare al porto di Ancona le navi umanitarie Ocean Viking e Geo Barents.

Nella giornata di ieri, 7 gennaio 2023, le due navi umanitarie gestite dalle ONG citate hanno soccorso rispettivamente 37 e 73 migranti al largo delle coste libiche. È seguita l’assegnazione del porto di Ancona per lo sbarco, ma le due ONG si sono opposte alla decisione delle autorità italiane.

MSF e Sos Méditerranée: “Ancona troppo lontana”

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Le ONG Medici Senza Frontiere (MSF) e SOS Méditerranée, ovvero coloro che gestiscono le due navi umanitarie alle quali è stato assegnato il porto di Ancona per lo sbarco, non trovano la scelta delle autorità italiane plausibile.

Stando all’opinione delle due ONG, tra l’attuale posizione della Ocean Viking e della Geo Barents e il porto di Ancona esiste una distanza troppo elevata, che porterebbe a conseguenze rischiose. A capo della missione di MSF c’è Juan Matias Gil, che ha criticato la scelta del porto di Ancona, chiarendo:

In base alle leggi internazionali marittime, l’Italia dovrebbe assegnare il luogo sicuro più vicino alla Geo Barents.

Ecco perché si chiede un porto più vicino, il quale, spiega Juan Matias Gil:

Avrebbe soprattutto un impatto positivo sulla salute fisica e mentale dei sopravvissuti a bordo.

Oltre alla richiesta da parte di MSF di assegnare “Un luogo sicuro più vicino che tenga in considerazione la posizione attuale della Geo Barents”, anche da SOS Méditerranée che invece gestisce la Ocean Viking, giungono critiche per la scelta del porto di Ancona che sarebbe:

1. 575 km distante dall’area di operazioni, per un totale di quattro giorni di navigazione.

Non solo, ma stando alle previsioni meteo ci saranno  delle condizioni poco favorevoli, altro motivo per cui le due ONG si oppongono alla scelta di un porto troppo lontano. A proposito dei possibili rischi Fulvia Conte, responsabile dei soccorsi a bordo della Geo Barents ha ricordato, nel suo intervento che risale alla giornata di ieri, come il giorno prima ci sia:

Stato un naufragio al largo di Lampedusa e tre persone hanno perso la vita, tra cui una bambina di pochi mesi.