Banco Alimentare Onlus: storia della fondazione che dà valore al cibo

L’importanza del valore del cibo, del recupero dello spreco alimentare e di un gesto solidale nei confronti di chi non è così fortunato: questo è l’obiettivo principale della Fondazione Banco Alimentare Onlus. Qual è la storia dietro la nascita di questa attività e qual è la mission della Onlus? 

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La Fondazione Banco Alimentare – che opera in tutta Italia con una fitta rete di sedi territoriali e locali – nasce su ispirazione del Banco Alimentare di Barcellona. Prendendo esempio da quanto era stato fatto in Spagna, nel 1989 il Cavalier Danilo Fossati e Monsignor Luigi Giussani hanno dato vita alla “banca del cibo” italiana, con l’obiettivo di recuperare il cibo e donarlo alle strutture di accoglienza e di carità.

Una storia che è arrivata fino ad oggi, con le tante sedi locali che operano sul territorio italiano. L’iniziativa più conosciuta è sicuramente quella della Colletta Alimentare, ma non è l’unica attività portata avanti con spirito di solidarietà e con amore per il prossimo da parte del Banco Alimentare Italiano.

Banco Alimentare Onlus: i principali progetti

Oltre all’attività istituzionale, attraverso collaborazioni e attività di sensibilizzazione che cercano di promuovere lo sviluppo di politiche contro lo spreco alimentare e a favore del sostegno alla povertà e dell’inclusione sociale – sia in ambito nazionale che in ambito europeo, tramite contatti e partnership a livello europeo – sono tante le iniziative portate avanti dal Banco Alimentare Italiano.

Tra queste vale la pena citare l’iniziativa “Siticibo”, che vede il personale e i volontari impegnati nel recupero di tutto il cibo cotto e di tutti gli alimenti della Grande Distribuzione che andrebbero buttati se non venissero recuperati e donati a strutture caritative. Altro progetto di fondamentale importanza è quello della “Via del cibo”, una rete di collaborazione con le associazioni del territorio per andare incontro a chi ha bisogno di cibo e a chi versa in condizioni di grave povertà.