Lavorare nel sociale, un supporto per gli operatori: arriva il supervisore

Operare e lavorare nel sociale – a prescindere dal ruolo che viene ricoperto, partendo dagli assistenti sociali, passando per psicologi, psichiatri oppure operatori che si occupano del supporto a persone in particolari situazioni di disagio – può comportare difficoltà e stress. Ecco perché è stata promossa un’iniziativa che mira a fornire un sostegno ai professionisti: scopriamo insieme qual è. 

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Assistenti e operatori sociali, a prescindere dalla professione che svolgono nello specifico e dal ruolo che si trovano a ricoprire, hanno quotidianamente a che fare con situazioni di difficoltà e disagio: lavorare a stretto contatto con situazioni di questo tipo può comportare una dose di stress a volte difficile da sostenere. Per questo, anche tra gli studiosi e gli esperti del mondo del lavoro, si è ipotizzato la necessità di una “supervisione” nell’azione professionale.

Ed è proprio in questa direzione che va un’iniziativa promossa dal Distretto socio-sanitario di Rimini Nord. Con l’obiettivo di garantire migliori condizioni di lavoro e di proteggere il benessere psicologico delle persone che operano nel sociale, è stata introdotta la figura del supervisore. Vediamo insieme in cosa consiste e come funziona.

Supervisore per gli operatori sociali: l’iniziativa

Attraverso la supervisione professionale – che deve essere effettuata da una persona che svolge la stessa professione dei supervisionati – si cerca di esaminare, studiare e nel caso in cui sia necessario rielaborare le dinamiche relazionali che si sono sviluppate sul posto di lavoro e il percorso personale degli operatori sociali.

La misura pensata dal Distretto socio-sanitario di Rimini Nord coinvolge tutti i professionisti che operano nel settore del sociale – educatori, operatori, psicologici e pedagogisti – e si pone come obiettivo quello di incentivare una riflessione e un percorso di dialogo collettivo di gruppo, attraverso cui fornire supporto, elaborare le emozioni degli operatori, valorizzare le esperienze vissute e analizzare problemi e soluzioni condivise.

L’obiettivo è quello di salvaguardare i professionisti e fornire loro la possibilità di vivere un contesto di lavoro sano, in cui valorizzare le risorse umane: si tratta di un percorso che al momento è stato introdotto nel Distretto di Rimini Nord, ma che potrebbe essere sperimentato anche in altre zone d’Italia, come esperienza costruttiva per chi lavora quotidianamente nel sociale, ma non solo.