Servizio Civile Universale: presentato il nuovo piano 2023-2025

Approvato il nuovo piano che regolerà la programmazione del Servizio Civile Universale non solo per il 2023, ma più in generale per il triennio che abbiamo davanti. Pur essendo ancora in fase sperimentale, il documento è stata condiviso con i vari stakeholders del Terzo Settore e rappresenta la linea guida per la presentazione dei prossimi progetti di Scu. 

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Sta iniziando la fase di programmazione per il Servizio Civile Universale per il triennio 2023-2025. Approvato con il decreto ministeriale del 20 gennaio 2023, il documento presentato è il frutto di un confronto continuo tra i vari stakeholders del Terzo Settore, dato che è stato redato anche grazie al coinvolgimento attivo della Consulta nazionale per il servizio civile – che ha messo a disposizione un gruppo di lavoro costituito ad hoc – e di diversi rappresentanti delle Amministrazioni centrali che si occupano degli ambiti dei progetti del Scu.

Il 2023 rimarrà ancora un anno transitorio e sperimentale, in quanto rimane in sospeso l’assegnazione delle specifiche funzioni a ciascuna Regione. Come si evince dal testo, la definizione delle funzioni per le Regioni dovrebbe arrivare entro giugno 2023, risolvendo così una delle fonti di incertezza principali nella progettazione delle attività del Servizio civile universale.

Servizio civile universale: tutte le novità

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Il piano per il prossimo triennio è articolato in quattro sezioni, che sono così strutturate:

  • Contesto generale, nel quale sono riportate tutte le sfide a cui il Servizio civile universale è chiamato a rispondere e a contribuire tra cui il coinvolgimento dei giovani, la definizione di partnership e collaborazioni, il tipo di intervento da effettuare e il ruolo di ciascun ente nel progetto più ampio di Servizio civile universale, oltre che le risorse finanziare;
  • Quadro strategico: contenuti e indicazioni sugli interventi e sugli obiettivi a cui i progetti di Servizio civile universale devono contribuire;
  • La programmazione contente le varie fasi di attuazione dei progetti;
  • Aggiornamento del piano.

Stando a quanto emerge da una prima analisi del nuovo piano per il Servizio civile universale, si è optato per una continuità rispetto al piano approvato fino al 2022. Le novità principali riguardano la parte finanziaria, in quanto nel 2023 le risorse del Pnrr (circa 216 milioni) andranno ad aggiungersi a quelle ordinarie, ma lo stesso non avverrà per il 2024 e il 2025, prefigurando quindi una situazione più complicata per l’attuazione e la sostenibilità dei progetti avviati.

Per quanto riguarda gli indirizzi e i contenuti delle attività da promuovere attraverso il Servizio civile universale si continuerà a seguire l’andamento del precedente triennio, con i seguenti temi: il benessere di cittadini e comunità, la difesa della pace e della costituzione, la partecipazione, la prosecuzione dell’esperimento del Servizio civile digitale ecc…