Turchia: le ONG contro gli abusi della polizia

La recente tragedia in Turchia ha purtroppo acceso i riflettori su alcuni abusi da parte delle forze dell’ordine, come hanno appena denunciato alcune Organizzazioni Non Governative (ONG). Amnesty International e Human Rights Watch parlano di maltrattamenti e torture subiti da persone sospettate di furti e saccheggi.

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Il recente terremoto che nella notte fra il 5 e il 6 febbraio 2023 ha devastato parte della Turchia e della Siria non è stato l’unico a causare danni alle persone.

Da ciò che è emerso dalle testimonianze giunte alle ONG Amnesty International e Human Rights Watch, le forze dell’ordine avrebbero agito in maniera violenta, abusando del loro potere, proprio nelle regioni devastate dall’evento calamitoso.

Violenze e maltrattamenti da parte della polizia: la denuncia delle ONG

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Gli agenti delle forze dell’ordine che sono stati mandati nei luoghi distrutti dal terremoto che lo scorso febbraio ha colpito la Turchia e la Siria, hanno “Picchiato, torturato e maltrattato persone sospettate di furto e saccheggio”, riporta ANSA attenendosi alla denuncia sporta da due note ONG, Amnesty International e Human Rights Watch.

Un comportamento che date le circostanze di crisi sarebbe potuto rimanere inosservato, ma le ONG sono riuscite a raccogliere testimonianze e denunciare gli abusi delle forze dell’ordine:

Rapporti credibili di polizia, gendarmi e personale militare che sottopongono persone sospettate di crimini a percosse violente e prolungate e detenzione arbitraria e non ufficiale sono un’accusa scioccante contro le pratiche delle forze dell’ordine nella regione terremotata della Turchia.

Ha detto il direttore per l’Europa e l’Asia centrale all’Osservatorio dei Diritti Umani, Hugh Williamsom.

Gran parte degli abusi sono avvenuti nella città di Antakya, nella provincia di Hatay e ancora più grave denunciano le ONG, il fatto che vi siano ragioni anche xenofobe: alcune delle vittime di violenze, torture e percosse avvenute in modalità tristemente particolari, erano profughi siriani.

Le persone sono state maltrattate dalla polizia perché sospettate come responsabili di furti e saccheggi che si sono verificati all’indomani del terremoto. Ovviamente ciò non giustifica gli abusi delle forze dell’ordine e come hanno ricordato le ONG, tanto il diritto internazionale quanto le stesse leggi turche “Vietano la torture e altri maltrattamenti ai danni di persone sospette, in qualsiasi circostanza”, o almeno dovrebbero.